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Tradizione ed innovazione

Ho sempre amato fare a modo mio: seguire le tradizioni, quando le sentivo vicine al mio modo di essere, come optare per scelte assolutamente controcorrente, quando sentivo strette certe usanze. Sono gli opposti che vivono, anzi convivino in me, che mi fanno unire elementi legati alla consuetudine a dettagli innovativi anche per i vostri matrimoni.


First look
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In passato, il matrimonio era spesso considerato un passo fondamentale nella vita di una coppia e nella società in generale. Considerato un rituale importante e una celebrazione pubblica dell'impegno di due persone l'una verso l’altra, era considerato un passo necessario per essere accettati dalla società e dalla

comunità in cui vivevano.


Al giorno d’oggi il matrimonio viene visto come una celebrazione, un coronamento più che come uno step per iniziare la propria vita di coppia assieme.

Della tradizione ci piace mantenere gli aspetti più romantici come l’usanza che prevede che il padre accompagni la figlia all'altare durante la cerimonia.


Questa consuetudine ha origini storiche e simboliche, il più bello è forse il simbolo di affidamento. Tradizionalmente, il padre che accompagna la figlia all'altare è considerato un atto simbolico di affidamento. Simboleggia il passaggio della responsabilità dal padre alla figura del marito; l’accompagnamento del padre all'altare può essere visto come un rito di passaggio che segna questa transizione.

Va sottolineato che le tradizioni matrimoniali possono variare da cultura a cultura e da famiglia a famiglia. Le persone possono scegliere di adattare o reinterpretare queste tradizioni per riflettere le loro convinzioni personali, i valori e le dinamiche familiari.

Mi piace sempre sottolineare questo aspetto perchè trovo che sia l’obiettivo di una Wedding planner quello di creare la cerimonia perfetta per la coppia.



Un altro elemento comune nei matrimoni sono le damigelle d’onore: tradizionalmente le amiche o le parenti strette della sposa, fondamentali sia per il supporto emotivo che per l’assistenza pratica per esempio con il velo o lo strascico. Le damigelle possono anche aggiungere un tocco di bellezza e coordinamento visivo al matrimonio.


Spesso indossano abiti che si coordinano o si abbinano al vestito della sposa, contribuendo alla bellezza e all'armonia complessiva della cerimonia.

Per il mio matrimonio per esempio, ho scelto di abbracciare la tradizione solo negli elementi che sentivo vicini e sopratutto coerenti con la mia vita di tutti i giorni. Amo essere onesta con le mie spose e quindi non ho problemi a raccontarvi, ma soprattutto a dirvi, che ci sono moltissime ragazze che non hanno la possibilità o il desiderio di essere accompagnate dal padre all’altare e che questo non deve rappresentare un problema! Io ho scelto mio fratello Rayan e vi assicuro che è stato davvero emozionante chiedergli di accompagnarmi verso mio marito, questa esperienza unica ci ha legati ancora di più come fratelli oltre ad essere un ricordo meraviglioso che porteremo per sempre con noi.


Tradizione si, ma rivisitata secondo i nostri desideri. Non ho rinunciato nemmeno alle damigelle, le mie sorelle infatti camminavano proprio d'avanti a me, saperlo ha reso la mia camminata verso Matteo ancora più commovente.


E per l’abito? Personalmente ho scelto uno slip dress bianco con dettagli in pizzo ed un piccolo strascico accompagnato dall’immancabile velo. La mia scelta mi ha fatto sentire bene ma sopratutto, guardandomi allo specchio, ho capito di assomigliare alla sposa che avevo sempre immaginato.


Mentre facevo ricerca per scegliere l’abito ho conosciuto e mi sono innamorata della storia di una regina.

Ho scoperto infatti che la fu la regina Vittoria ad indossare per prima un abito bianco per il suo matrimonio con il principe Alberto di Sassonia nel lontano 1840.


All'epoca, non era consueto per le spose indossare abiti bianchi per il matrimonio. Tuttavia, la scelta di Vittoria di indossare un abito di questo colore ha avuto un impatto duraturo sulle mode matrimoniali. L'abito di Vittoria era un abito di seta bianca ornato con pizzi realizzati a mano e un velo di pizzo.

La regina ha scelto il bianco come colore principale per il suo abito nuziale, rompendo così con la tradizione che vedeva spose che indossavano abiti di diversi colori, tra cui il rosso o il blu, che erano comuni in molte culture.


La sua scelta è stata ampiamente copiata da altre spose dell'epoca e ha avuto un impatto duraturo sulla moda nuziale occidentale.


Da allora, l'abito bianco è diventato il simbolo per eccellenza del vestito da sposa, rappresentando tradizionalmente purezza, eleganza e celebrazione.

Posso quindi affermare che la regina Vittoria mi abbia influenzata con il suo abito in pizzo, ma soprattutto, mi abbia incoraggiato a non aver paura di scegliere cosa fosse più giusto per il mio matrimonio ed a ricordarmi di farlo presente a tutte le spose che si affidano a me per avere il matrimonio dei loro sogni.

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